
Le opinioni degli analisti di Ebury sulla base delle prossime politiche delle Banche centrali del mondo
Man mano che il mondo combatte la pandemia, le Banche centrali si concentrano sul dibattito in merito alla riduzione dell’acquisto di titoli e al rialzo dei tassi di interesse. Durante l’emergenza, infatti, la maggior parte degli istituti aveva introdotto programmi specifici di acquisti di titoli sovrani, abbassando i tassi di interesse, per arginare la crisi economica.
«Pensiamo che ora il focus degli investitori si stia spostando dalla crisi pandemica alla politica monetaria. In questo contesto, riteniamo che le valute dei mercati emergenti e le valute di quei paesi che adotteranno misure di politica monetaria restrittive saranno quelle che avranno le migliori performance» – sostengono gli analisti di Ebury, una delle principali società fintech leader a livello europeo nella gestione di incassi e pagamenti internazionali e nella copertura del rischio di cambio. Ebury è stata selezionata come una delle 15 migliori fintech europee per cui lavorare nel 2021.
Per il panorama latino, gli analisti prevedono che “il real brasiliano e il peso cileno si apprezzeranno da qui a fine 2022, con il real che avrà una migliore performance“. «Crediamo che il real brasiliano sia molto sottovalutato al momento e per questo recupererà contro il dollaro fino alla fine del 2022. Questa nostra opinione è supportata anche dalla politica monetaria adottata dalla Banca centrale brasiliana che sembra intenzionata a continuare ad alzare i tassi in futuro. Inoltre, il Brasile ha un buon rapporto tra i prezzi delle esportazioni e i prezzi delle importazioni, in aumento di più del 30% dal 2016, fornendo ulteriore supporto al real brasiliano» – spiegano.
In Europa centrale e orientale il maggior potenziale, tra le valute, potrebbe essere quello dello zloty polacco. «Riteniamo che il rialzo dei tassi da parte della Banca centrale polacca potrebbe avvenire entro la fine del 2021, anche se rimane la possibilità che venga posticipato all’inizio del 2022. Vediamo la divisa polacca sottovalutata e in grado di avere un buon apprezzamento in seguito al rialzo dei tassi» – stimano da Ebury.
Tra i Paesi del G10, invece, a rafforzarsi nei confronti del dollaro potrebbe essere la sterlina britannica, storicamente sottovalutata. «Riteniamo che anche l’euro possa guadagnare contro il dollaro, grazie al recupero dei dati economici dell’Eurozona rispetto a quelli statunitensi. Ci aspettiamo che l’apprezzamento della sterlina e dell’euro avverrà soprattutto nella seconda parte del 2022».
Ma la valuta che più di tutte si rafforzerà contro il dollaro sarà la corona norvegese: «questa nostra opinione – dicono gli analisti – si basa sull’aspettativa che la Norges Bank inizierà ad alzare i tassi di interesse nel breve periodo. La previsione riguardo i guadagni delle materie prime nel 2021 rinforza la nostra posizione sulla corona norvegese, data la dipendenza dell’economia norvegese dal prezzo del petrolio».
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: