
Il patrimonio gestito ha messo a segno un nuovo record storico a 2.545 miliardi
Va a gonfie vele l’industria del risparmio gestito. Stando ai dati diffusi stamattina da Assogestioni a luglio la raccolta complessiva è pari a 6,4 miliardi di euro. I flussi entrati nel sistema da inizio anno ammontano complessivamente a 57,7 miliardi.
Nel periodo il contributo maggiore è stato quello delle gestioni collettive (7,2 miliardi, 45,4 da gennaio), mentre le gestioni di portafoglio hanno riportato deflussi pari a 811 milioni, di cui 1,8 attribuibili alle gestioni istituzionali, negative per molti dei principali player del comparto. Nel complesso dei 7 mesi l’apporto delle gestioni di portafoglio resta comunque positivo e pari a 12,4 miliardi.
Grazie all’effetto combinato della raccolta e dell’attività di gestione, il patrimonio gestito ha messo a segno un nuovo record storico a 2.545 miliardi. Il 51% delle masse è investito in fondi aperti e chiusi, mentre la quota restante è impiegata nelle gestioni di portafoglio.
A luglio tutte le macrocategorie dei fondi aperti hanno registrato sottoscrizioni. I risparmiatori italiani hanno favorito in particolare i prodotti bilanciati (+2,2 miliardi), gli obbligazionari (+1,9 miliardi) e i monetari (+1,7 miliardi).
Per quanto riguarda le singole società di gestione in cima alla classifica del patrimonio gestito in fondi aperti e gestioni di portafoglio resta il gruppo Intesa Sanpaolo, a quota 535 miliardi, la cui raccolta mensile è stata positiva per 2,8 miliardi. Segue il gruppo Generali a quota 528 miliardi con afflussi a luglio di 1,6 miliardi. Sul terzo gradino del podio spicca la francese Amundi, con masse a 215 miliardi ma deflussi mensili pari a 92,8 milioni. Anima, in quarta posizione, raggiunge i 200 miliardi di patrimonio grazie a una raccolta positiva per 479 milioni. Chiude la top 5 Poste Italiane con 115 miliardi di masse e una raccolta mensile di 393 milioni.
di: Maria Lucia PANUCCI
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