
Il numero di cittadini dell’UE occupati nel Regno Unito è diminuito dell’8,7% tra gennaio e marzo 2020 e tra aprile e giugno 2021
E’ allarme lavoro in Uk. Molte grandi aziende faticano a trovare personale, soprattutto nel settore dell’ospitalità. Tra il 23 agosto e il 5 settembre 2021 il 30% delle attività ricettive ha dichiarato che i posti vacanti erano più difficili da coprire del normale, contro il 13% in tutti i settori. Escludendo quelle con meno di 10 dipendenti, il 41% delle aziende di tutti i settori ha faticato a coprire i posti vacanti a fine agosto. A dirlo è un nuovo report dell’Office for National Statistics che sottolinea come in realtà i mesi estivi coincidano con un periodo molto intenso per le assunzioni.
In particolare ci sono stati 1.034.000 i posti vacanti nel Regno Unito da giugno ad agosto 2021, con un aumento del 35,2% (269.300) rispetto al trimestre precedente, il più alto dall’inizio della serie nel 2001.
Su questi cali pesa sicuramente la Brexit. Di tutte le imprese che hanno riscontrato problemi di assunzione, una su quattro (25%) ha affermato che ha notato un numero ridotto di candidati dall’UE. Questo dato sale a quasi uno su due (46%) tra le imprese di trasporto e stoccaggio, la più alta di qualsiasi settore.
L’ONS ricorda che il numero di cittadini dell’UE occupati nel Regno Unito è diminuito dell’8,7% tra gennaio e marzo 2020 e tra aprile e giugno 2021.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/ANDY RAIN
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