
I lavoratori protestano a Roma ma l’avvio dei licenziamenti per i circa 350 operai si fa sempre più vicino
«Napoli non molla. Noi da qui non ce ne andremo finché non uscirà una soluzione». Dopo due anni di proteste, i lavoratori Whirlpool tornano di nuovo a manifestare nella Capitale per scongiurare la dismissione del sito di Napoli est, ultimo presidio industriale del quartiere.
Ma la multinazionale ha confermato che la fabbrica sarà chiusa. «L’azienda ha deciso in maniera irrevocabile: lo stabilimento di via Argine resterà chiuso, i lavoratori saranno licenziati, Whirlpool lascerà Napoli», ha detto l’ad Luigi La Morgia stamattina al tavolo convocato al Mise con i sindacati.
L’avvio dei licenziamenti per i circa 350 operai dunque si fa sempre più vicino. La multinazionale si è detta però pronta ad ascoltare eventuali proposte ed è “disponibile a supportare i lavoratori con stimoli all’uscita con supporto economico e pronta a sostenere il trasferimento volontario dei lavoratori in un altro sito del gruppo“, avrebbe spiegato La Morgia.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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