
Una soluzione green e versatile che trova applicazione in numerosi ambiti
Da una battuta nasce l’idea per valorizzare gli scarti di alluminio e contribuire ad un mondo più pulito: ReActive – Powder Technology. Ce ne parlano Stefano Dossi e Filippo Maggi.
ReActive – Powder Technology è una compagnia dedicata allo sviluppo di particolari polveri che, messe a contatto con l’acqua, forniscono idrogeno. L’idea, nata scherzosamente da una battuta tra ingegneri, è quella di valorizzare in maniera diversa i rifiuti di alluminio, come le banalissime lattine, e gli scarti industriali a base di alluminio.
Per farlo applica una tecnologia già ampiamente utilizzata nella propulsione aerospaziale ma per generare idrogeno: gli scarti in alluminio vengono sminuzzati fino a ridurli in polvere, questa con l’aggiunta di alcuni additivi viene resa in grado a contatto con l’acqua di scindere la molecola di H2O, catturando l’ossigeno e liberando l’idrogeno. Idrogeno che poi, a sua volta, può essere trasformato in energia.
Queste polveri reattive trovano molteplici campi di applicazione: da una semplice cartuccia energetica, che all’occorrenza può essere utilizzata per alimentare dispositivi di emergenza, a situazioni più complesse, come grandi impianti infissi da cui è possibile estrarre idrogeno o lo stesso ambito aerospaziale.
Oltre la sua versatilità, il vero vantaggio di questa tecnologia è che si inserisce perfettamente nell’ambito di un futuro più verde. Non soppianterà altre tecnologie ma, insieme ad altre scelte, contribuirà alla creazione di un mondo futuro più pulito. Le polveri, infatti, sono una vera e propria soluzione green: non contengono alcuna sostanza tossica che abbia impatto sull’ambiente né prevedono un processo produttivo che generi prodotti tossici. L’intera filiera, insomma, può essere considerata pulita. Anche nell’ambito dell’automotive, ad esempio, nel futuro le auto potrebbero essere rifornite di sole acque e polveri e generare idrogeno solo al momento del bisogno.
Ti potrebbero interessare anche: