Dai tablet agli arredi, tutto quello che c’è da sapere su regole e spese ammesse
Una circolare dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito alcuni passaggi circa l’agevolazione, modificata dal decreto Sostegni bis, sui microinvestimenti utili all’impresa per l’acquisto di beni strumentali di costo inferiore a 516,46 euro.
La circolare ha chiarito che il credito d’imposta riguarda anche l’acquisto di smartphone, stampanti, tablet, pc e arredi d’ufficio. In generale, per tutti quei beni strumentali che non esauriscano la loro utilità nell’esercizio in cui sono acquistati, e che abbiano una “autonoma utilizzazione”. Questo esclude per esempio la tastiera di un computer che funziona solo in presenza di un pc altrimenti è inutile.
Il credito si calcola sul costo sostenuto e può essere ripartito in tre o cinque quote annuali, oppure in un’unica soluzione a seconda dei casi, e va dal 6% al 10% a seconda del periodo in cui il bene è acquistato. Se dopo l’acquisto il bene viene alienato a terzi o destinato a strutture produttive estere scatta il recupero del credito.
L’Agenzia delle entrate ha specificato che non è necessario un ammontare minimo di investimenti per accedere al credito d’imposta, fatto salvo che si tratti di beni connotati dal requisito della strumentalità rispetto all’attività. Infine, la legge di Bilancio 2021 ha stabilito che si possa cumulare il credito d’imposta con le altre agevolazioni.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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