
Verso la presidenza onoraria. “Penso sia venuto il momento di ridurre almeno in parte il mio impegno”
Lascia Ennio Doris. Il fondatore e presidente di Banca Mediolanum ha rassegnato le dimissioni dalla carica di presidente e amministratore. Ad annunciarlo è stato il CdA dell’istituto. «Superando la soglia degli 80 anni penso sia venuto il momento di ridurre almeno in parte il mio impegno quotidiano nella Banca», ha detto Doris.
La sua sostituzione sarà oggetto di prossime deliberazioni, ma intanto il Comitato il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale hanno proposto per lui la carica di presidente onorario, nomina da effettuarsi in occasione di una prossima assemblea degli azionisti.
Ennio Doris detiene complessivi 46.693.070 diritti di voto, pari al 6,29%, di cui 23.563.070 inerenti ad azioni della Banca in piena proprietà e 23.130.000 in qualità di usufruttuario.
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera si è lasciato andare a commenti duri nei confronti della politica italiana. «L’Italia ha scontato delle decisioni politiche negative. Per 50 anni l’investimento azionario è stato penalizzato. Abbiamo perso grandi opportunità con le pmi. C’è voluto Renzi, nel 2017, per dare vita ai Pir».
E in merito alle sue dimissioni a Radiocor ha confessato: «erano ormai almeno un paio di anni che meditavo di alzare il piede dall’acceleratore ed avere quindi un ruolo meno impegnativo. Ho in mente tanti progetti per gli anni a venire, non solo di business, a cominciare dal proseguire sempre più nella direzione della restituzione a chi ne ha bisogno, ai più deboli e meno fortunati, in linea con i valori che da sempre mi ispirano».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/MATTEO CORNER
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