
Raddoppiate rispetto a maggio le attese di tagli sulla produzione di vetture
La mancanza di chip rischia di costare caro all’industria automobilistica mondiale: ben 210 miliardi di dollari di ricavi quest’anno. E’ la previsione di AlixPartners, società di consulenza globale, che ha aggiornato le sue stime, sottolineando che quella che stiamo vivendo attualmente è “la carenza più devastante mai vista nel settore”.
Visto che il problema continua a persistere la società ha quasi raddoppiato, rispetto a maggio, le attese di tagli sulla produzione di vetture. AlixPartners prevede ora che la produzione di 7,7 milioni di unità andrà persa nel 2021, rispetto ai 3,9 milioni previsti lo scorso maggio. «Naturalmente, tutti avevano sperato che la crisi dei chip si sarebbe attenuata, ma eventi sfortunati come il lockdown in Malesia e continui problemi nel settore hanno esacerbato la situazione – ha spiegato Mark Wakefield, co-leader globale del Settore automobilistico e industrial practice per conto di AlixPartners. – A questo si aggiunga che i chip sono solo una delle tante straordinarie interruzioni che il settore sta affrontando, dalla carenza di resina e acciaio alla mancanza di manodopera. Non c’è spazio per errori per le case automobilistiche e i fornitori in questo momento. Devono calcolare ogni alternativa e assicurarsi di intraprendere solo le strade opzioni».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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