Arrivano nuove indicazioni su come e quando cambiare informazioni
Per ottenere la maggior parte dei bonus e dei benefici fiscali previsti dal Governo è necessario disporre del proprio Isee, sulla base dei quali i bonus vengono valutati. All’interno dell’Isee ci sono i dati patrimoniali, reddituali e anagrafici di ogni nucleo familiare.
Le componenti dell’Isee fanno riferimento al secondo anno precedente alla presentazione della dichiarazione. Si possono pertanto presentare delle situazioni in cui è necessario fare dei cambiamenti che permetterebbero di usufruire di misure non permesse dall’Isee in corso di validità ma che spetterebbero per la situazione in quel momento: il caso tipico è un figlio che si trasferisce dopo la presentazione della dichiarazione.
Per modificare i propri dati Isee è necessario compilare una nuova dichiarazione basata su un nuovo calcolo dell’Isee corrente.
Nello specifico, l’Inps ha spiegato che dal primo gennaio al 31 marzo di ogni anno si possono modificare solo i dati relativi ai redditi e non anche ai patrimoni; dal primo aprile si possono aggiornare solo i patrimoni o solo i redditi oppure anche le due cose insieme.
Per quanto riguarda i casi specifici, l’Isee corrente può essere presentato nel caso in cui l’indicatore patrimoniale dell’anno precedente differisca di oltre il 20% rispetto a quello che risulta dai documenti; oppure se il lavoratore dipendente a tempo indeterminato perde il lavoro, oppure subisce una sospensione o una riduzione dell’attività lavorativa; oppure nel caso si verifichi un’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari, “laddove non rientranti nel reddito complessivo ai fini IRPEF”.
L’Isee corrente ha validità fino al 31 dicembre dell’anno in cui è stato presentato il modulo sostitutivo della DSU.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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