
Draghi: “l’Italia donerà 45 milioni dosi entro l’anno ai Paesi più poveri. A breve l’istituzione di un board finanziario e sanitario globale”
Buone notizie arrivano dal fronte anti-Covid. La Food and Drug Administration ha autorizzato la terza dose del vaccino Pfizer per le persone dai 65 anni in su e per quelle fragili, ossia ad alto rischio di contrarre forme severe di Covid-19 o di gravi complicazioni. L’agenzia ha seguito le raccomandazioni date nei giorni scorsi dal suo comitato di esperti indipendenti. Oggi dovrebbe esprimersi anche il CDC, l’agenzia federale Usa per la prevenzione delle malattie.
L’Italia dal canto suo è pronta a donare 45 milioni di vaccini ai Paesi più poveri. Lo ha annunciato il premier Mario Draghi intervenendo al Global Covid-19 Summit, a margine dell’Assemblea generale dell’Onu. «Noi siamo pronti a triplicare i nostri sforzi – ha detto. – In occasione del precedente Global Health Summit di Roma il nostro Governo era intenzionato a dare 15 milioni di dosi. Abbiamo fatto grandi progressi nella distribuzione dei vaccini attraverso il programma Covax ma ci sono ancora grandi disuguaglianze e per questo bisogna essere pronti a essere più generosi».
Secondo il premier la cooperazione globale è essenziale per permettere che finisca quest’emergenza pandemica e per prevenire le emergenze sanitarie. «Uno dei punti deboli nella risposta globale alla pandemia è stato l’insufficiente coordinamento tra autorità sanitarie e finanziarie. Come presidenza del G20 noi vogliamo istituire il ‘Global Health e Finance Board” che potenzierà la cooperazione globale nella governance e nel finanziamento per la risposta e la prevenzione alle pandemie – ha affermato Draghi. – Il Board supporterà la collaborazione tra il G20 e l’Oms, al Banca Mondiale ed altre organizzazioni internazionali».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: JOEL SAGET / AFP
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