
La prossima scadenza con i creditori è oggi: il colosso immobiliare cinese deve pagare 47,5 milioni di dollari di interessi ai sottoscrittori di un suo bond. Intanto la Banca centrale inietta altra liquidità per 15,5 miliardi di dollari
In Cina gli occhi sono di nuovo tutti puntati su Evergrande che rimbalza sulla piazza di Hong Kong per il terzo giorno consecutivo segnando in Borsa +16,8%.
Il motivo è l’annuncio della vendita della quota detenuta in Shengjing Bank per 9,9 miliardi di yuan (1,5 miliardi di dollari), al fine di raccogliere liquidità e pagare parte dei debiti che in totale ammontano a 305 miliardi di dollari.
Nonostante gli entusiasmi però sarà difficile che il colosso immobiliare, che la scorsa settimana non ha pagato interessi per 83,5 milioni (guarda qui), riesca ad onorare il pagamento di una cedola per 47,5 milioni dovuta agli obbligazionisti offshore ed in scadenza oggi.
Fitch ha tagliato a “C” da “CC” il rating su Evergrande, appena una tacca sopra il default. «Il declassamento riflette il fatto che è probabile che Evergrande manchi il pagamento degli interessi su titoli senior non garantiti», hanno scritto gli analisti dell’agenzia in una nota, sottolineando che la società è già nel periodo di tolleranza di 30 giorni, superato il quale scatta il default.
Intanto la Banca centrale cinese ha immesso altra liquidità nel sistema finanziario, disegnando la striscia più lunga da dicembre 2020. Un’operazione intrapresa, per il nono giorno di fila, nel tentativo di soddisfare l’impennata della domanda stagionale in vista della lunga festività della Golden Week, ma anche per calmare i nervosismi alimentati proprio dalla crisi di Evergrande.
In particolare la Pboc ha iniettato 100 miliardi di yuan (15,5 miliardi di dollari) con accordi di riacquisto inverso di 14 giorni.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: REUTERS/Tyrone Siu/File Photo
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