
Il ministro del Turismo annuncia la nascita di una banca dati nazionale per albergatori e affittuari: è l’ultima manovra per scongiurare i pagamenti in nero
Un archivio telematico ufficiale che riunisca hotel, bed & breakfast e immobili adibiti ad affitto breve: è la soluzione approvata ieri nel decreto siglato oggi da Massimo Garavaglia per regolarizzare il mercato alberghiero e il settore turistico.
Saranno integrati nel database, relativamente a ciascuna struttura ricettiva, tutti i parametri necessari per identificarla e riconoscerla formalmente, a partire dalla tipologia delle sue sistemazioni, la sua posizione geografica, il numero massimo di persone da accogliere e gli estremi dei titoli abilitativi, oltre ovviamente ai dati anagrafici di chi fornisce il servizio e al CIR (Codice Identificativo Regionale), o, in sua vece, un codice alfanumerico generato dalla banca dati stessa.
Sempre di codice alfanumerico, e più precisamente di “codice identificativo”, si parla per quanto riguarda il metodo di accertamento della regolarità della struttura e dei suoi proprietari, che – con l’eccezione dei locatori di immobili con contratti di durata inferiore a un mese – dovranno renderlo noto in ogni comunicazione inerente all’offerta e alla promozione dei servizi alla clientela: in caso di infrazione, si incorrerà in una multa compresa fra i 500 e i cinque mila euro.
L’iniziativa ha già ricevuto l’ok del Garante della privacy, ma si resta in attesa di un protocollo di intesa che unisca Stato, Regioni e Province autonome nella definizione dei criteri di ricettività extra-alberghiera.
di: Andrea BOSCO
FOTO: ANSA/CESARE ABBATE
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