
L’allentamento della pandemia in Italia non risolleva il mercato del car sharing che registra un calo del 50% nei noleggi
La percentuale comunicata da ANIASA è impietosa: rispetto alla situazione pre-Covid, nel nostro Paese si è dimezzato il ricorso all’auto condivisa.
Stando all’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici, l’origine del problema va ricercato non solo nella crescente diffusione del telelavoro (che abbiamo registrato e previsto per il 2022 qui), ma anche “nell’assenza di una reale politica di sostegno” atta a promuovere questa soluzione alternativa al congestionamento del traffico urbano.
Il dato è in linea con la flessione registrata già lo scorso anno, che aveva visto uno sconfortante 53% di veicoli “in affitto” in meno rispetto al 2019 e un conseguente ridimensionamento della flotta al 73% del potenziale.
Se si può trovare una magra consolazione, questa va individuata nell’utilizzo a lungo termine, garantito soprattutto dagli spostamenti più consistenti dalla periferia al centro e, grazie soprattutto alle misure di prevenzione anti-Covid e alla maggiore affidabilità del servizio, una sempre minore esitazione (riscontrabile oggi solo nel 13% degli italiani interpellati, dato infinitamente più confortante del 54% del 2020) a rivolgersi a Car2go e affini.
Sarebbe la soluzione ottimale e più sostenibile in termini urbanistici e ambientali, stando alle parole del presidente ANIASA Massimiliano Archiapatti, che auspica la rimozione di quegli “ostacoli di natura spesso burocratica che ne ostacolano una più ampia e virtuosa diffusione”.
di: Andrea BOSCO
FOTO: ANSA
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