
La condanna a 6 anni è stata inflitta al finanziere Alberto Rigotti, ex consigliere della banca, per bancarotta. Tra gli assolti figura l’ex presidente dell’ultimo cda della banca Lorenzo Rosi
Una condanna a 6 anni inflitta al finanziere Alberto Rigotti e 23 imputati assolti. Questa la sentenza emessa stamani dal tribunale di Arezzo in merito al maxi processo per il crac di Banca Etruria. Rigotti, ex consigliere di amministrazione dell’istituto di credito aretino, è stato condannato per il reato di bancarotta, mentre tra gli assolti figura l’ex presidente dell’ultimo cda della banca Lorenzo Rosi.
La Procura di Arezzo aveva chiesto la condanna per tutti gli imputati tra ex componenti dei consigli di amministrazione e dirigenti dell’istituto di credito, accusati, a vario titolo, dei reati banca rotta fraudolenta e banca rotta semplice. Nel corso della requisitoria i sostituti procuratori Julia Maggiore e Angela Masiello avevano chiesto pene che in totale assommavano a 64 anni di reclusione. Le pene richieste andavano da un massimo di 6 anni e 6 mesi, quella poi data a Rigotti, ad un minimo di un anno.
Nel gennaio del 2019 erano già stati condannati con rito abbreviato altri quattro imputati: a cinque anni l’ex presidente Giuseppe Fornasari e l’ex direttore generale Luca Bronchi, a due anni e 6 mesi l’ex vicepresidente Alfredo Berni e un anno e 6 mesi l’ex consigliere Rossano Soldini.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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