
Il 68% dei proprietari ha redditi sotto i 26 mila euro
Secondo una ricerca condotta da Elexia, le imposte che gravano sulla casa in Italia superano i 40 miliardi di euro. Di questi, circa la metà proviene dall’Imu, l’imposta sulle seconde casse e le abitazioni di lusso, mentre il resto arriva dall’Irpef, ovvero la cedolare secca sugli affitti e le imposte sugli acquisti.
Con l’eliminazione dell’Imu sulla prima casa, il gettito del mattone è diminuito di circa tre miliardi.
La ricerca ha messo in evidenza anche che le rendite catastali rimangono inferiori al valore di mercato, ma si tratta di una differenza che si è ridotta perché il costo delle abitazioni nel Belpaese è diminuito rispetto a quanto accaduto in Europa.
Le Regioni in cui il patrimonio immobiliare residenziale ha valore più elevato rispetto al Pil, in cui quindi la forbice è più ampia, sono la Valle d’Aosta, la Liguria e il Trentino Alto Adige, con valori rispettivamente del 6,3 5,7 e 5,1. Il valore inferiore invece lo registra la Lombardia con 2,8.
«Il valore complessivo delle abitazioni principali è stimato in circa 5.650 miliardi di euro, pari al 3.6% del prodotto interno lordo – ha spiegato l’avvocato partner di Elexia, Andrea Migliore – è un patrimonio rilevante al quale gli italiani dedicano risorse e attenzione e che va salvaguardato e sviluppato».
Dalla ricerca è emerso anche che fra i 25,8 milioni di italiani che vivono in una casa di proprietà, il 68% ha un reddito sotto i 26 mila euro lordi annui. Inoltre 8 su 10 degli interessati hanno attivato un mutuo per poterla acquistare.
Il target è il seguente: il 66% dei proprietari ha più di 50 anni mentre sotto i 30 anni c’è solo il 3%; gli uomini sono il 52% e le donne il 48%.
Un quinto dei proprietari ha redditi inferiori a 10 mila euro lordi l’anno e il 94% ha introiti annuali fino a 55 mila euro. Solo il 3% può contare su proventi oltre i 75 mila euro.
Ancora: il 43% dei proprietari ha come fonte principale da reddito un lavoro dipendente, con in media 28.400 euro lordi. Il 40,4% ha una pensione, in media da 20.480 euro. I lavoratori autonomi sono l’11%, con reddito medio di 29.800 euro. Il 6% ha i proventi da fabbricati come fonte principale di introito.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: