
Memorabilia d’eccezione per Bonhams: in vendita al miglior offerente due dozzine di schizzi firmati dalla più grande star della boxe
Non aspettatevi grandi opere d’arte: in compenso, i 24 pezzi che la sede newyorkese della casa d’aste Bonhams si prepara a battere martedì prossimo rivestono un’importanza capitale per tutti gli appassionati della Nobile Arte.
Si tratta di due dozzine di disegni, autografi, in gran parte firmati e (ancora per poco) proprietà del collaboratore Rodney Hilton Brown, realizzati da quello che resta forse il pugile più conosciuto, amato e discusso di tutto il Novecento: Muhammad Ali non sarà certo stato efficace con matite e pennarelli – questa la tecnica più usata in questa serie di bozzetti non proprio accademici – come lo era coi guantoni, eppure dalle forme sgraziate e dai concetti elementari espressi su quei pochi fogli di carta emerge tutto il pensiero non solo sportivo ma anche socio-politico del suo esecutore.
Il più prezioso di loro, intitolato Sting like a Bee e stimato da Bonhams non sotto i 35mila dollari, cita espressamente uno dei vari tormentoni con cui il boxeur decantava il suo stile di combattimento, capace di volare come un’ape e, per l’appunto, di pungere come un’ape.
Un altro ancora, valutato intorno ai 30mila dollari, risale ai tempi della sua condanna per renitenza alla leva e mette in correlazione la coeva Guerra del Vietnam, di cui Ali fu strenuo oppositore, con le violenze perpetrate dalla polizia americana sulla comunità afro.
di: Andrea BOSCO
FOTO: ANSA/EPA/MANFRED REHM
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