
La star del basket è il volto dei no-Vax del settore
Kyrie Irving, 29 anni, stella del basket e promessa dei Brooklyn Nets, è diventato in questi giorni il volto dei no Vax dell’NBA.
Una decisione drastica, che lo ha allontanato dall’amico storico LeBron James e che rischia di costargli molto cara.
Senza vaccino, infatti, Irving non potrà giocare le partite in casa, nell’arena dei Brooklyn Nets.
Questo perché con il nuovo protocollo sanitario, la lega ha reso molto dura la vita degli atleti privi di vaccinazione, che dovranno sottoporsi a tamponi quotidiani anche più volte al giorno, non potranno mangiare al chiuso con i compagni, dovranno stare a due metri di distanza dagli altri anche nelle sale per le terapie e occupare uno spazio diverso negli spogliatoi, in aereo e sui pullman.
Ma a New York è stato imposto l’obbligo di vaccino per partecipare alle attività al chiuso, motivo per cui Irving si è trovato chiuso fuori dallo stadio.
A queste condizioni, Irving potrà giocare solo metà partite, e nemmeno tutte quelle in trasferta, perché a San Francisco ad esempio, casa dei Golden State Warriors, c’è lo stesso obbligo vaccinale di NYC.
Continuare a rifiutare il vaccino per la star equivarrà a perdere circa 400 mila dollari per ogni partita non giocata in casa, in tutto 17 milioni. Il proprietario della squadra, Joe Tsai, spera in un ripensamento, anche perché la squadra dal punto di vista tecnico ne uscirà male: i Nets sono infatti già risultati deludenti nella scorsa stagione.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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