
E’ stata la peggiore interruzione di servizio dal 2008. Forse il problema è stata un’errata configurazione dei computer server di Facebook. Arrivano le scuse di Zuckerberg
E’ stato un lunedì nero per Facebook. Tutte le sue applicazioni, tra cui Instagram e WhatsApp, sono andate fuori servizio contemporaneamente, bloccando per ore una piattaforma di comunicazione vitale utilizzata da oltre tre miliardi di persone in tutto il mondo (guarda qui). Non ci voleva proprio anche questo duro colpo dopo il crollo in Borsa a Wall Street in cui il titolo di Facebook è arrivato a cedere oltre il 4% dopo che una ex dipendente ha affermato che la società fa poco per fermare la diffusione di messaggi d’odio e disinformazione sulla sua piattaforma (leggi qui).
Ora per fortuna è tornato tutto a funzionare ma il blackout, iniziato ieri intorno alle 17.40, è durato oltre cinque ore in Europa e negli Stati Uniti. Si è trattata della peggiore interruzione di servizio del colosso dei social media dal 2008.
Non è chiara la causa. Due membri del team di sicurezza di Facebook, rimasti anonimi perché non erano autorizzati a parlare pubblicamente, hanno affermato che era improbabile che si fosse verificato un attacco informatico visto che così tante app sono andate fuori uso contemporaneamente. Il problema molto probabilmente derivava invece da un’errata configurazione dei computer server di Facebook che non consentiva alle persone di connettersi ai suoi siti come Instagram e WhatsApp.
La cosa curiosa è questo ha causato indignazione e ironia online, poiché gli utenti si sono rivolti a Twitter per lamentarsi e prendere in giro la situazione.
All’interno dell’azienda Facebook anche i dipendenti si sono trovati in difficoltà perché i loro sistemi interni hanno smesso di funzionare. Hanno affermato di avere problemi a effettuare chiamate dai cellulari forniti dal lavoro e a ricevere e-mail da persone esterne all’azienda. Anche la piattaforma di comunicazione interna di Facebook, Workplace, è stata eliminata, lasciando molti incapaci di svolgere il proprio lavoro. Alcuni si sono rivolti ad altre piattaforme per comunicare, tra cui LinkedIn e Zoom, nonché le chat room di Discord. E alcuni dipendenti di Facebook che erano tornati a lavorare in ufficio non sono stati in grado di entrare negli edifici e nelle sale conferenze perché i loro badge digitali hanno smesso di funzionare.
Sono arrivate stamattina anche le scuse di Mark Zuckerberg in persona. «Scusate per l’interruzione, sappiamo quante persone fanno affidamento sui nostri servizi per restare connesse», ha scritto sul suo profilo Facebook. Lo stesso ha fatto su Twitter anche il capo di Whatsapp, Will Cathcart: «sono grato a tutti coloro che hanno lavorato duramente per riportare il nostro servizio all’affidabilità che ci si aspetta, è stato un promemoria per ricordarci quante persone e organizzazioni si affidano alla nostra app ogni giorno. Impareremo e cresceremo da questo».
Insomma è stato un disagio davvero per tutti e in una società così tecnologica come la nostra un balckout simile vuol dire sentirsi letteralmente fuori dal mondo. Per fortuna è durato poche ore. Le persone sono andate a dormire e stamattina, come per magia, è tornato tutto esattamente come prima. Possiamo rientrare nel nostro ruolo di iper-connessi.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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