Quest’anno le complicazioni dovute alla pandemia ci costringono ad anticipare i tempi dello shopping natalizio
Se avete (ri)letto di recente Piccole donne, siamo sicuri che vi siete messi più volte nei panni di Jo quando, con l’approssimarsi delle festività, si crucciava del fatto che “Natale non sarebbe stato Natale, senza regali”.
Per via dello stato di incertezza della situazione pandemica da qui al prossimo 25 dicembre, le catene di rifornimento risultano già afflitte da ritardi, da penuria di scorte e da altri inconvenienti che potrebbero rendere la ricorrenza invernale per eccellenza un vero inferno.
A meno che, quindi, non siate già aficionados di servizi di consegna istantanea come Amazon Prime, il consiglio è quello di prevenire i disagi della congestione delle spedizioni mettendovi in marcia verso i vostri negozi di fiducia o rivolgendovi con largo anticipo ai servizi di e-commerce.
Volete regalare ad esempio un nuovo computer? Agite celermente, visto che il Covid ha reso di difficile reperibilità i microprocessori che li compongono. Avevate adocchiato un Apple Watch nuovo di zecca e speravate di farlo trovare a qualcuno sotto l’albero? La produzione ha subito ritardi e potrebbe non fare in tempo a entrare nella lista spese natalizia.
Non è solo il settore tecnologico a far tribolare, però: chi ama l’odore della carta e trova il Kindle un aggeggio in grado di togliere tutta la magia alle ore di lettura, dovrà accettare il fatto che il formato cartaceo è una delle principali vittime della variante Delta, oltre che di una brusca diminuzione in termini di materie prime.
Infine, latitano i container per il trasporto navale: svariati giocattoli in plastica realizzati all’estero sono destinati a rimanere parcheggiati nei porti e a non finire fra le braccia dei bambini che li avranno attesi con tanta impazienza.
di: Andrea BOSCO
FOTO: ANSA/PAOLO SALMOIRAGO
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