
I volumi sono superiori ai livelli pre-Covid. L’importo medio segna +5,8%
Scendono le richieste di mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane. Nel terzo trimestre 2021 registrano un calo tecnico del 22,6% rispetto al corrispondente periodo del 2020, durante il quale si erano concentrate le istruttorie rimaste inevase durante il lockdown primaverile. È quanto emerge dall’analisi delle richieste registrate sul Sistema di informazioni creditizie di Crif secondo cui se si considera solo l’andamento mensile a settembre la flessione è stata del 19,2%, in linea con la dinamica registrata a luglio e agosto.
Ma i volumi superano i livelli pre-Covid. L’importo medio sfiora i 139.500 euro e si attesta vicino ai massimi storici, segnando +5,8% rispetto al corrispondente periodo 2020. Si tratta del terzo valore più elevato registrato negli ultimi 10 anni.
Per quanto riguarda la distribuzione per fascia di importo, nel terzo trimestre del 2021 le richieste per importi tra 100.000 e 150.000 euro rappresentano la soluzione preferita dagli italiani, con il 28,4% del totale. Al secondo posto (con il 27,5%) permane la classe di importo tra 150.000 e 300.000 euro, mentre quelli al di sotto dei 75.000 euro, classe nella quale tipicamente si collocano i mutui di sostituzione, rappresentano poco più di un quinto del totale.
di: Maria Lucia PANUCCI
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