
Da gennaio 2022 la misura sarà estesa a tutti
È in arrivo il decreto attuativo del Family act, che introdurrà l’assegno unico universale per i figli (leggi qui).
Il testo dovrebbe approdare sul tavolo del Consiglio dei ministri entro le prossime settimane e dovrebbe prevedere aiuti fino a 180 euro per ogni minorenne e somme aggiuntive dal terzo figlio in poi. Dovrebbero anche essere previste maggiorazioni per le madri fino a 21 anni o per quelle disabili.
Lo schema base parla di un aiuto che va dagli 80 ai 90 euro in più per ogni figlio dopo il terzo, ma la cifra base sarà assegnata solo alle famiglie con Isee più basso, vale a dire intorno ai 9 mila euro. Dopo una certa soglia, ancora non specificata, sarà previsto un aumento di 40-50 euro al mese.
Un aiuto meno sostanzioso è previsto per i figli tra i 18 e i 21 anni che rimangono a carico del nucleo familiare, ma a patto che siano inseriti in percorsi di formazione, di avviamento al lavoro o nelle liste di collocamento.
Per quanto riguarda i figli disabili non c’è limite di età se rimane valida la condizione di familiare a carico.
Il testo, dopo il parere del Cdm, andrà all’esame delle commissioni parlamentari competenti e alla Conferenza unificata, che avranno 30 giorni di tempo per dare il via libera definitivo.
Secondo i primi calcoli, il costo per lo Stato sarà di poco meno di 20 miliardi euro all’anno: 6 arriverannod al Fondo per la riforma fiscale, altri 6 dalla somma attualmente destinata alle detrazioni Irpef per i figli a carico. Altri cinque miliardi, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, arriveranno dagli assegni al nucleo familiare, dal bonus bebé e dai residui del Fondo per la famiglia della manovra 2020.
Beneficeranno della misura anche gli immigrati con permesso di soggiorno regolare, ma la delega che prevede un permesso di almeno 12 mesi potrebbe essere dimezzata a 6, per adeguarsi a quanto stabilito dalla Corte Ue.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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