Restano in primo piano le preoccupazioni sull’inflazione. Focus sul mercato del lavoro britannico ma soprattutto l’indice tedesco Zew
Avvio negativo questa mattina per le Borse europee che proseguono i ribassi di inizio settimana. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 cede l’1,2%. A Francoforte il Dax perde l’1,1%, così come il Cac40 a Parigi, e a Londra l’indice Ftse100 scivola dello 0,9%.
Primi scorci di seduta in deciso calo anche per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib cede l’1,24% a 25.609 punti. Sul parterre si conferma il momento difficile di Enel che cede l’1,17% a 6,63 euro nei pressi dei minimi annui. Cali nell’ordine dell’1% anche per Exor e Stellantis che ha annunciato lo spostamento nei prossimi mesi da Grugliasco a Mirafiori dei reparti assemblaggio e verniciatura di Maserati. Unico timido segno più è quello di Saipem (+0,18%).
Le preoccupazioni sull’inflazione rimangono in primo piano prima dell’inizio della nuova stagione delle trimestrali societarie. Continuano a pesare sul sentiment del mercato anche le incertezze relative al colosso immobiliare cinese Evergrande: secondo alcune indiscrezioni diversi creditori del gruppo non avrebbero ricevuto gli interessi su un prestito obbligazionario in scadenza lunedì.
Per oggi i Futures indicano ancora una partenza al ribasso, così come in Asia: Tokyo fa -0,80%, Shanghai -2%, Hong Kong -1,3%.
Non si ferma intanto la corsa del petrolio: il Wti continua a viaggiare appena sotto gli 81 dollari al barile, anche se in lievissima flessione rispetto ai massimi dal 2014 toccati ieri, mentre il Brent si attesta sugli 84. Oro in buono spolvero sopra i 1.760 dollari l’oncia, a testimoniare la sua natura di bene rifugio in momenti di turbolenza dei mercati. Stabile il bitcoin, che resta comunque sopra i 57 mila dollari.
A livello macro la giornata vede in primo piano le indicazioni sul mercato del lavoro britannico ma soprattutto l’indice tedesco Zew.
di: Maria Lucia PANUCCI
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