
E’ ai massimi dallo scorso dicembre malgrado il rialzo dei costi delle materie prime e la crisi energetica. Le esportazioni segnano +28,1%, deludono le importazioni
Vola in Cina il surplus commerciale. A settembre è cresciuto a 66,76 miliardi di dollari, ben oltre le attese dei mercati di 46,8 miliardi e pari a quasi al doppio dei 35,45 miliardi di settembre 2020, portandosi ai massimi da dicembre. Tutto questo malgrado il rialzo dei costi delle materie prime e la crisi energetica che sta colpendo il sistema produttivo del Paese.
In uno scenario globale “segnato da numerose incertezze“, le Dogane hanno riferito di un export salito del 28,1% annuo (contro stime del 21% e il 25,6% di agosto) e di un import aumentato del 17,6% a fronte di attese del 20% e dopo il 33,1% del mese precedente.
Spiccano le importazioni della Cina dall’Australia che sono balzate su base annua del 50% circa a
$15,04 miliardi, a fronte di esportazioni aumentate di quasi il 24% su base annua a $6 miliardi circa.
di: Maria Lucia PANUCCI
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