
Vanno per la maggiore i vini Doc e le bollicine, male i grandi formati che invece avevano registrato un boom durante la pandemia
Gli italiani amano coccolarsi a tavola ed un buon bicchiere di rosso o di bianco non deve mai mancare. Nei primi 9 mesi del 2021 le vendite dei vini nella Grande distribuzione organizzata sono cresciute del 2% a volume, con punte del 4,8% per i vini Doc e del 27% per le bollicine, e del 9,7% a valore. È quanto emerge dall’anticipazione della ricerca IRI per Vinitaly, l’importante manifestazione del settore che si terrà a Verona dal 17 al 19 ottobre.
Nel dettaglio i vini DOC crescono del 4,8% a volume e del 10,8% a valore; i vini IGP crescono del 3,6% a volume e del 8,1% a valore. Le bollicine vendono più del vino, registrando una crescita rilevante del 27,1%. Male i grandi formati, ovvero bottiglioni di vino comune, brik, bag in box, in cui gli italiani si erano rifugiati durante la pandemia.
Vanno per la maggiore il Lugana (+46,4%) e il Sagrantino di Montefalco (+43,7%). Bene anche il Vermentino (+25,7%) e la Valpolicella (+23,9%). Si registrano invece cali delle vendite del Lambrusco (-6,7%), della Barbera (-10,6%%) e della Bonarda (-4,9%).
di: Maria Lucia PANUCCI
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