
Il nuovo vettore parte con 52 aerei, poco meno di tre mila dipendenti, 45 destinazioni e 61 rotte
Alitalia è pronta al suo ultimo decollo. Stasera è previsto l’ultimo volo della compagnia di bandiera dopo 75 anni di attività nel cielo, e da domani lascerà il timone ad ITA.
Fusioni fallite, tentativi di privatizzazione, ingressi di compagnia straniere e alla fine la newco pubblica: negli ultimi anni il destino di Alitalia è stato sempre appeso a un filo. Lo Stato ha iniettato nelle casse del vettore tricolore oltre 13 miliardi in 47 anni.
Ora è tempo di fermare i motori: lo farà alle 23.10 quando il volo AZ 1586, partito da Cagliari un’ora prima, atterrerà a Roma Fiumicino.
Da domani Ita inizia a operare con una flotta di 52 aerei che nel 2022 crescerà fino a 78 aeromobili. Sempre dal 2022 è previsto l’inserimento degli aerei di nuova generazione che sostituiranno progressivamente i velivoli di vecchia tecnologia. A fine 2025 la flotta raggiungerà i 105 aerei , con 81 velivoli di nuova generazione (il 77% della flotta totale).
Ita avvia le proprie operazioni con un numero di dipendenti, assunti per gestire l’attività “Aviation”, pari a 2.750-2.950, che salirà a fine 2025 a 5.550-5.700 persone. Tutte le persone sono assunte con un nuovo contratto di lavoro che assicuri maggiore competitività e flessibilità nel confronto con altri operatori del settore. Previsto a conclusione del piano l’impiego di fino a 2.650-2.700 risorse per la parte “Ground Handling” e di 1.100-1.250 risorse nell’area che attiene alla manutenzione.
La compagnia serve 45 destinazioni con 61 rotte che saliranno a 74 destinazioni e 89 rotte nel 2025, a conclusione del processo di ribilanciamento dei voli verso il settore del lungo raggio.
Ita dovrebbe all’inizio volare senza il marchio Alitalia, visto che la gara d’appalto è andata deserta (guarda qui), ma non è ancora detta l’ultima parola perché all’inaugurazione di domani, Alfredo Altavilla e Fabio Lazzerini, rispettivamente presidente e amministratore delegato del nuovo vettore, potrebbero annunciare l’acquisto dello storico brand, per il quale avrebbero offerto 90 milioni di euro.
E già domani potrebbero sorgere delle complicazioni in merito al passaggio di consegne. Centinaia di migliaia di utenti si ritrovano in mano voucher e biglietti Alitalia che dovranno essere rimborsati attraverso un fondo da 100 milioni di euro istituito dal Governo che, però, rischia di risultare insufficiente. Lo afferma Assoutenti, associazione dei consumatori specializzata nel settore dei trasporti, che scende in campo per fornire assistenza ai passeggeri. «Da domani Alitalia non esisterà più, mentre continueranno ad esistere biglietti e voucher in possesso dei consumatori che avevano acquistato un volo con la compagnia per date successive al 15 ottobre, o che avevano ottenuto un voucher per voli cancellati a causa Covid – spiega il presidente Furio Truzzi. – Se per i biglietti il sito di Alitalia illustra la procedura da seguire per ottenere il rimborso integrale, per i voucher la questione è molto più fumosa e complicata».
Staremo a vedere, intanto è giunto il momento che cali il sipario sulla compagnia di bandiera. Ciao Alitalia!
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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