Rischiano il black out logistica, agricoltura ma anche forze dell’ordine
Con il passaggio del Green pass obbligatorio per accedere al posto di lavoro, oltre alla preoccupazione per il rincaro dei prezzi dei tamponi e per la confusione nelle strutture pubbliche, si potrebbero verificare dei veri e propri blocchi in alcuni settori fondamentali della filiera nazionale.
In primis, si rischia un black out nei porti, dove i lavoratori hanno minacciato un blocco totale se non ci saranno passi indietro. Al Porto di Trieste in particolare, i portuali hanno minacciato di non lavorare affatto nemmeno se l’azienda passasse loro i tamponi gratuiti.
Tuttavia ci potrebbero essere dei problemi anche nei settori di logistica, agricoltura e forze dell’ordine.
Per quanto riguarda il primo caso, Confetra ha segnalato che il 30% di autisti è ancora senza Green pass su un totale di 400 mila persone impiegate. Un problema che rischia di essere ancora maggiore perché in questo settore operano moltissimi stranieri, che magari sono stati vaccinati con farmaci non riconosciuti in Italia, per esempio lo Sputnik (leggi qui).
In agricoltura, il 25% dei lavoratori, italiani e stranieri, non risulta vaccinato: secondo Ettore Prandini, presidente Coldiretti, il rischio è che le produzioni “marciscano” letteralmente sugli abiti perché circa 100 mila lavoratori potrebbero non presentarsi nelle campagne.
Per quanto riguarda le forze dell’ordine, la percentuale di non vaccinati è alta: il 25% nei Carabinieri, il 15% nella Polizia di Stato. Il capo della Polizia ha chiarito che non ci sono possibilità di rendere gratuito il tampone ai non vaccinati, perciò la domanda è: chi controllerà il territorio da venerdì, se si verificasse il fenomeno dell’assenteismo?
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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