
A trainare la crescita sono i prezzi dei beni energetici
Continua ad accelerare l’inflazione in Italia, portandosi a un livello che non si registrava da novembre 2012. Secondo i dati definitivi, diffusi oggi dall’Istat, a settembre l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento del 2,5% su base annua (da +2% del mese precedente); la stima preliminare era +2,6%.
L’inflazione anche nel mese di settembre continua a essere sostenuta in larga parte dalla crescita dei prezzi dei beni energetici (da +19,8% di agosto a +20,2%) sia della componente regolamentata (da +34,4% a +34,3%) sia di quella non regolamentata (da +12,8% a +13,3%). Crescono anche i prezzi dei beni alimentari (da +0,7% a +1,0%), quelli dei beni durevoli (da +0,5% a +1,0%) e quelli dei servizi relativi ai trasporti (che invertono la tendenza da -0,4% a +2,0%). Un contributo all’accelerazione dell’inflazione viene anche dai prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,5% a +1,8%).
L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici accelerano entrambe rispettivamente da +0,6% a +1,0% e da +0,5% a +1,1%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: