
Il dato è ai minimi da 12 mesi. Delude le attese anche la crescita congiunturale, a +0,2%. Pesa la crisi energetica
Frena bruscamente il Pil della Cina. Nel terzo trimestre dell’anno il prodotto interno lordo del Paese è salito del 4,9% su base annua, meno della crescita pari a +5,2% attesa dagli analisti. Il dato è ai minimi degli ultimi 12 mesi.
In rallentamento anche i dati trimestrali. In base ai dati diffusi dall’Ufficio nazionale di statistica la crescita congiunturale è stata dello 0,2%, a fronte dell’1,5% dei tre mesi precedenti e dello 0,5% atteso.
A provocare il rallentamento sono stati la crisi energetica, i problemi del settore immobiliare, causati in primis dal colosso Evergrande, e i focolai della variante Delta del Covid-19.
«Dall’inizio del terzo trimestre i rischi e le sfide domestici ed esterni sono aumentati – ha commentato Fu Linghui, portavoce dell’Istituto di statistica cinese. – La crisi energetica ha avuto un certo impatto sulla produzione, ma l’impatto economico è sotto controllo».
Molte fabbriche cinesi, di fatto, sono state costrette alla fine di settembre a interrompere la produzione, a causa dei black out che hanno colpito il Paese, dopo che il boom dei costi del carbone e la carenza di elettricità hanno portato le autorità locali a razionare la distribuzione di energia. Da allora il governo di Pechino ha ripetuto che avrebbe aumentato l’offerta di carbone, assicurando la disponibilità di elettricità (guarda qui).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/WU HONG
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