
Le quotazioni continuano a correre da più di 8 settimane sostenute dall’aspettativa di un ulteriore rafforzamento della domanda con l’addio alle restrizioni legate al Covid-19. I prezzi salgono anche per la maggiore richiesta di oil a scapito del gas naturale
Continua a non arrestarsi la corsa del petrolio. I futures sul WTI scambiati sul Nymex di New York si avvicinano a quota $84 al barile, viaggiando al massimo dall’ottobre del 2014, dopo essere balzati del 3,7% la scorsa settimana, confermando la fase di rialzi settimanali più forte dal 2015.
Le quotazioni continuano a correre da più di 8 settimane sostenute dall’aspettativa di un ulteriore rafforzamento della domanda con l’addio alle restrizioni legate al Covid-19.
In crescita anche i futures sul petrolio Brent, che avanzano dello 0,7%, a $85,49 al barile, dopo essere volati fino a $86,04, al record dall’ottobre del 2018. Anche il Brent è salito del 3% circa la scorsa settimana.
Il petrolio sta salendo anche sulla scia della decisione di diverse aziende di chiedere più petrolio che non gas naturale, visti i prezzi esosi. Gli analisti hanno calcolato che la scelta delle sole aziende di ricorrere all’oil invece che al gas potrebbe far salire la domanda di petrolio di altri 450.000 barili al giorno, nel corso del quarto trimestre dell’anno.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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