
La raccolta complessiva è cresciuta del +5,4%. Le sofferenze nette sono in calo ad agosto a 16,6 miliardi
Aumentano i prestiti a famiglie ed imprese. A settembre il dato segna +2,2% rispetto a un anno fa. A renderlo noto il rapporto mensile di ABI.
Sempre a settembre i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si mantengono su livelli particolarmente bassi, sui minimi storici, e registrano le seguenti dinamiche: il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,19% (stesso valore nel mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è l’1,19% (1,07% il mese precedente; 5,48% a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è l’1,39% (1,46% ad agosto 2021, 5,72% a fine 2007).
Il mese scorso la dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in crescita del +5,4% su base annua. I depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati in particolare di oltre 117 miliardi di euro rispetto ad un anno prima, mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di circa 15 miliardi di euro in valore assoluto (pari a -6,5%).
Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) ad agosto 2021 sono 16,6 miliardi di euro, in riduzione rispetto ai 17,8 miliardi di luglio 2021 e ai 24,5 miliardi di agosto 2020 e ai 32,3 miliardi di agosto 2019. Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di 72,2 miliardi (pari a -81,3%).
di: Maria Lucia PANUCCI
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