
Non c’è ancora accordo sul nodo delle pensioni. Fa discutere la proposta di Quota 102
È terminata dopo circa un’ora e mezza la cabina di regia del governo sul Documento programmatico di bilancio in vista della manovra. Alla riunione, con il ministro dell’Economia Daniele Franco e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, hanno partecipato i capi delegazione di M5s, Pd, Lega, Fi, Iv, Leu con i responsabili economici di ciascun partito.
Secondo quanto si apprende dovrebbe valere 23 miliardi la prossima legge di bilancio.
8 miliardi dovrebbero essere stanziati in legge di bilancio per il taglio delle tasse. Lo si apprende da diverse fonti di Governo, ma alcuni rappresentanti dei partiti di maggioranza starebbero chiedendo uno stanziamento maggiore per ridurre il cuneo fiscale. «In cabina di regia ci è stata fatta una proposta di circa 7 miliardi per il taglio delle tasse, più un miliardo che già era in bilancio: noi pensiamo ci sia lo spazio per uno sforzo ulteriore. Tutti i partiti chiedono di tagliare le tasse: è un po’ strano che si faccia col braccino corto, con un terzo delle risorse della manovra. Chiediamo che si arrivi almeno a 10 miliardi, lo abbiamo domandato noi e anche FI». Queste le parole di Luigi Marattin (Iv), lasciando Palazzo Chigi con il ministro Elena Bonetti.
Non c’è ancora accordo sul nodo delle pensioni, in vista della legge di bilancio. Sul tavolo c’è infatti la proposta di una fase transitoria di due anni per il superamento di quota 100, con “quota 102”. Ma questa idea da un lato non sembra piacere alla Lega, che si dice contraria alla misura e chiede ancor più flessibilità, dall’altro non sembra convincere del tutto il centrosinistra, che vorrebbe un meccanismo più selettivo di sostegno a chi svolga lavori usuranti e alle donne, con Italia viva che chiede di non destinare alle pensioni una parte “sproporzionata” della manovra, puntando invece sul taglio delle tasse.
La prossima manovra dovrebbe rendere strutturale il congedo di paternità di dieci giorni. Iv avrebbe chiesto anche la riduzione dal 22% al 4% dell’Iva sugli assorbenti, la cosiddetta tampon tax, e di rendere strutturali il piano antiviolenza e la parità di genere, ivi compresa la premialità per la certificazione delle politiche di genere. Inoltre la richiesta è destinare risorse del taglio delle tasse a incentivare il lavoro femminile con una decontribuzione, in particolare per le donne che tornino al lavoro dopo la maternità.
«Il reddito di cittadinanza di certo non si cancella, anzi viene rifinanziato e cambiato in meglio». Lo afferma Giuseppe Conte su fb chiarendo che i 5 stelle si stanno battendo “per mettere più soldi in tasca ai lavoratori intervenendo sul cuneo fiscale“.
«La proroga del Superbonus e incentivi per l’edilizia, l’innovazione tecnologica e la ricerca su un orizzonte temporale di medio periodo ma anche l’aumento dei fondi per la gratuità dei libri testo nella scuola dell’obbligo». Sono alcune delle misure della prossima manovra elencate dal responsabile economico del Pd Antonio Misiani, al termine della cabina di regia sul Dpb. Tra le misure ha citato anche “più risorse per sanità, anziani non autosufficienti, scuola e trasporto pubblico. Un importante fondo pluriennale per gli investimenti pubblici“.
Nel pomeriggio è previsto il Consiglio dei ministri per il via libera al Dpb.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI
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