
Ottime le performance negli Stati Uniti, dove il Prosecco ha registrato +40%. La prima Regione per esportazioni è il Veneto
Il vino italiano piace ai connazionali ma anche agli stranieri. E a confermarlo ancora una volta sono i numeri. Stando ai dati raccolti da Sace nei primi 7 mesi del 2021 è stata registrata una robusta crescita delle esportazioni italiane di vino, con un +14,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e un +10,7% nei confronti dello stesso periodo del 2019, portando il valore complessivo a quattro miliardi di euro.
L’ultima relazione sulle vendite settoriali all’estero ha evidenziato ottime performance negli Stati Uniti, dove il Prosecco ha registrato +40%. Confermata la centralità dei principali mercati come Usa, Germania, Svizzera e Canada.
Oltre al prosecco è positiva anche la situazione dell’export degli spirits italiani, con un incremento medio del 23,2%. In particolare in evidenza il sidro che ha superato, in valore, il vermut (140 milioni contro 120 milioni), grazie a una crescita di quasi il 50%.
Considerando la provenienza geografica dei prodotti vinicoli, la prima Regione per esportazioni è il Veneto: nel primo semestre è stato venduto all’estero vino veneto per 1,1 miliardi, con una crescita tendenziale del 12%, un ampio rimbalzo dopo la caduta del 2020 pur restando sotto la media nazionale. Segue, per valore delle esportazioni, il Piemonte (572 milioni, +22,3% anno su anno), che si era mantenuto in positivo anche nel 2020 nonostante i risvolti della pandemia. In terza posizione c’è la Toscana, che con 536 milioni vede il suo vino crescere del 17,2% oltre i confini nazionali. Chiudono la top five Trentino-Alto Adige ed Emilia Romagna, con tassi di crescita a doppia cifra per il periodo i primi 6 mesi dell’anno.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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