
A risparmiare di più potrebbero essere i ricchi
Con la Manovra 2022 potrebbe arrivare il taglio dell’Irpef del 38% sul ceto medio, ovvero su coloro che guadagnano tra i 28 mila e i 55 mila euro l’anno (leggi qui).
L’Irpef è una tassa che colpisce più di ogni altro dipendenti e pensionati, andando a incidere direttamente sulla busta paga alla fine del mese. L’obiettivo del Governo pertanto è di ridurre il peso fiscale su questa fascia di popolazione.
Come funziona il calcolo dell’Irpef? L’aliquota si applica diversamente a seconda del reddito percepito perché quando si passa da uno scaglione all’altro il “salto” si applica solo sul reddito aggiuntivo. Per esempio su 30 mila euro l’anno, la tassazione è del 23% fino a 15 mila euro, del 27% fino a 28 mila euro e del 38% solo sugli ultimi duemila euro dichiarati.
Tenendo conto delle modalità di calcolo salta fuori che beneficerebbero del taglio della terza aliquota non solo i contribuenti appartenenti al ceto medio ma anche coloro che sono più ricchi. Come dimostra una simulazione di Skytg24: un dipendente che dichiara 28 mila euro non sarebbe interessato dallo sconto; un collega che dichiara invece 41 mila euro godrebbe di uno sconto di circa 500 euro l’anno. Ma un dipendente con un reddito da 75 mila euro potrebbe sfruttare l’intero sconto e pagare mille euro di tasse in meno.
A godere dello sconto fiscale da taglio dell’Irpef, nella situazione attuale, sarebbe il 21,2% degli italiani, uno su cinque, perché tutti gli altri nel 2019 hanno comunque dichiarato meno di 28 mila euro.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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