
Il Governo sta preparando la riforma: verso una riduzione e più controlli anti-furbetti
Il Governo è al lavoro sulla riforma che modificherà il Reddito di Cittadinanza nel 2022: nell’ultimo Consiglio dei ministri è stato stabilito che non ci sarà un taglio agli stanziamenti ma saranno previsti più controlli per chi lo ottiene (leggi qui).
Il fondo complessivo per la misura sarà di 8,8 miliardi, lo stesso di quest’anno.
La prima misura che dovrebbe essere varata è la stretta anti furbetti. Dovrebbe comportare un controllo maggiore per l’accesso al reddito e quindi più attenzione su procedure e pratiche per ottenere il beneficio.
Inoltre, dovrebbe essere studiato un modo per spingere le persone a tornare sul mercato del lavoro. Per raggiungere questo obiettivo si utilizzeranno le agenzie interinali, che potrebbero sostituire con il tempo i navigator; ma non solo: si sta studiando anche come agire nel caso in cui un percettore del reddito rifiuti un impiego per la seconda volta. L’idea al momento è di diminuire l’importo dell’assegno.
Secondo Il Messaggero si starebbe valutando anche l’opzione di abbassare l’asticella degli impieghi ritenuti congrui e conteggiati nelle tre dopo le quali scatta la scadenza. Per il momento, funziona così: il lavoro offerto a un disoccupato percettore del Reddito di cittadinanza deve essere in un raggio di 100 chilometri se si tratta della prima offerta di occupazione e si riceve il beneficio da meno di un anno. Il raggio si allarga a 250 chilometri in caso di seconda offerta o si è percettori da oltre un anno. Inoltre l’incarico deve essere di almeno tre mesi e lo stipendio deve essere superiore a 858 euro al mese.
Oggi, il Reddito di cittadinanza prevede un assegno medio di 570 euro al mese erogato a 1,4 milioni di nuclei beneficiari.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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