
Sostenuta da questa notizia la valuta russa ha raggiunto il livello più alto da quasi 16 mesi
Per la sesta volta nel 2021 la Banca centrale russa alza i tassi, aumentandoli di 75 punti base al 7,5%, più del previsto (il mercato si aspettava +50 bps dopo aver aumentato i tassi di 25 bps a settembre). E ha indicato che altri aumenti saranno possibili nel prossimo futuro. L’obiettivo è tenere a freno l’inflazione, la più elevata dall’inizio del 2016, attestandosi ad ottobre al 7,8%.
Di questa notizia giova la valuta russa che ha raggiunto il livello più alto da quasi 16 mesi. Al momento il cambio dollaro/rublo scambia a 70,32 e scende dell’1,10%, ma nell’intraday, subito dopo l’annuncio della Banca centrale russa, è scivolato a 69,8150, il top dal 29 giugno 2020 per il rublo. Mentre il cross euro/rublo passa di mano a 81,7959 (-1,05%), dopo aver toccato 81,2825, il livello più alto da luglio 2020 per la valuta russa.
L’istituto centrale ha rivisto al rialzo le sue previsioni sull’inflazione al 7,4-7,9% quest’anno, ma continua a credere che sia sulla buona strada per tornare al 4-4,5% nel 2022. In più ha aumentato la sua proiezione sui tassi medi per il 2022 al 7,3-8,3% dal 6-7%, inviando un segnale hawkish al mercato.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: REUTERS
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