
I dati della ricerca Benefit Trends Survey
Secondo una ricerca condotta da Willis Towers Watson su un campione di 155 mila lavoratori, lo smart working è destinato a perdurare. Si prevede, infatti, che tra due anni solo il 42% dei dipendenti lavorerà in presenza, in aumento rispetto alla situazione attuale ma circa la metà del periodo pre Covid.
Nel 2019, prima della pandemia, l’82% dei lavoratori lavorava in ufficio mentre il 12% si alternava e il 6% era fisso in remoto. Oggi le percentuali sono rispettivamente al 31% e al 38%.
Si tratta di un quadro che sta acquisendo contorni di normalità: il 26% delle aziende si aspetta che i dipendenti lavoreranno in alternanza tra luogo di lavoro e lavoro agile e il 33% più da casa che non da ufficio. Il 71% delle aziende progetta di consentire un pieno ritorno in ufficio su base esclusivamente volontaria entro la fine dell’anno. Al contrario il 47% degli intervistati mostra ancora dei dubbi circa la durata dei protocolli anticovid e solo un 10% prevede di fermarli prima del 2022.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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