
A Milano focus su Unicredit-Mps. Stasera attesi i conti di Facebook
Avvio moderatamente positivo questa mattina per le Borse europee. Nei primi minuti di contrattazione segna un moderato rialzo il Ftse 100 di Londra, mentre sono in cerca di una direzione il Dax di Francoforte e il Cac40 di Parigi che segnano rispettivamente un +0,04% e un 0,01%.
Avvio tonico invece per Piazza Affari. Il Ftse Mib avvicina ulteriormente i massimi viaggiando a 26.644 (+0,28%). Tra le big si segnala il calo del 2% circa di Unicredit in area 11,30 euro dopo che ieri si è consumata la rottura ufficiale delle trattative con il Tesoro per MPS che crolla del 7,5% (guarda qui). Bene invece Banco BPM che segna +4,3% a 3,08 euro sulla speculazione di una possibile mossa di M&A da parte di Unicredit. Tra gli altri titoli si segnala l’oltre +4% di EXOR.
Tutto questo sulla scia dell’andamento positivo dei future Usa (S&P, +0,08%, Nasdaq, +0,07%, Dow Jones, +0,03%) dopo che il Dow Jones e l’S&P hanno messo a segno la terza settimana di seguito in attivo, sostenuta dal buon andamento delle trimestrali Usa (l’85% ha battuto le attese di utili sulle 117 società dell’S&P che finora hanno pubblicato i dati).
La settimana invece è partita con un ritmo più cauto in Asia: il Nikkei fa -0,78%, Shanghai +0,32% e Hong Kong -0,01%, malgrado i buoni conti del terzo trimestre di Hsbc, pubblicati stamattina, che hanno superato le previsioni con utili in rialzo del 76% a 5,4 miliardi di dollari (leggi qui). A pesare è l’annuncio della Cina di un programma pilota di tasse sulla proprietà in alcune città, e l’aumento dei casi di Covid-19 nell’area.
Nel valutario, l’euro/dollaro resta sopra 1,16 a 1,166 (+0,001%), il dollaro/yen a 113,58, +0,1% e il cross tra sterlina e dollaro è a 1,378, +0,17%. Il Bitcoin balza del 2,52% a 61.966 dollari sempre vicino al suo massimo storico di 64.895 dollari toccati lo scorso aprile. Intanto tra le commodities il Wti sale dello 0,93% a 84,54 dollari al barile, toccando i massimi da sette anni, il Brent fa +0,76% a 86,18 dollari, ai massimi da tre anni, sempre per via di un’offerta che non soddisfa la domanda in rialzo nel post pandemia. L’oro tratta a 1.799 dollari l’oncia, in rialzo dello 0,15%.
Dal lato dei dati macro in agenda oggi in primo piano l’Ifo sulla fiducia degli imprenditori tedeschi. Negli Stati Uniti in primo piano l’attività manifatturiera Fed Dallas di ottobre. E per stasera dopo la chiusura di Wall Street sono attesi i conti del terzo trimestre di Facebook.
di: Maria Lucia PANUCCI
Ti potrebbe interessare anche: