
La Corea del Sud impone una tassa di successione tra le più alte dal mondo: circa il 50%. La cifra mastodontica verrà pagata in 6 rate per cinque anni
La famiglia di Lee Kun-hee, l’ex presidente di Samsung Electronics morto il 25 ottobre scorso, ha annunciato di aver avviato il processo di pagamento al fisco sudcoreano della tassa di successione record da 12 mila miliardi di won (8,7 miliardi di euro). Lo scrive il Nikkei Asia. La famiglia Lee lo ha fatto sapere ieri, in occasione della cerimonia commemorativa in onore del padre-fondatore, alla quale ha preso parte anche il vicepresidente Lee Jae-yong, rilasciato ad agosto dopo 30 mesi di prigione per corruzione e di fatto capo di Samsung Electronics.
La somma mastodontica verrà pagata in 6 rate per cinque anni. Hong Ra-hee, la vedova del defunto presidente, ha firmato un accordo per la vendita dello 0,33% di Samsung a una banca, per un valore di 858 milioni di euro. Resta tuttavia la principale azionista individuale di Samsung Electronics con il 2,3%. La figlia maggiore di Lee, Lee Boo-jin, dovrebbe vendere l’1.95% di Samsung SDS, la società di sviluppo di software del conglomerato. La seconda figlia, dal canto suo, venderà l’,173% dell’assicurazione Samsung Life Insurance.
Lee Jae-yong invece intende pagare la sua parte di tassa in parte cash, in parte usando dividendi e vendendo immobili. Non venderà azioni, segno che intende mantenere il fermo controllo sul conglomerato.
A questo si aggiunge il fatto che gli eredi sono stati costretti a cedere la straordinaria collezione artistica patrimonio di famiglia: qualcosa come 23 mila opere, tra le quali 14 pezzi che sono veri e propri capolavori, opere di Picasso, Mirò, Dalì, Monet e Gauguin, sono finite al National Museum of Modern and Contemporary Art.
Lee Kun-hee, il patriarca che ha lanciato Samsung Electronics nel mondo, era l’uomo più ricco della Corea del Sud con un patrimonio netto stimato in 22 trilioni di won (16,4 miliardi di euro), di cui più della metà se ne andranno in tasse. La Corea del Sud ha infatti una legislazione sulle successioni molto rigida, con un’aliquota fiscale altissima, pari circa al 50%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: Jung Yeon-je / AFP
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