
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera anche alla legge delega sulla disabilità. In cabina di regia per la manovra inasprimento per avere il RdC, Quota 102 solo per un anno e verso il superbonus anche per le monofamiliari
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto Recovery, il provvedimento che punta ad accelerare investimenti e riforme previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (come abbiamo visto qui), e la delega sulla disabilità.
Nella bozza del decreto è stato annunciato che verrà istituito al Mef un Comitato scientifico per le attività inerenti alla revisione della spesa che sarà presieduto dal Ragioniere generale dello Stato.
Al Comitato parteciperanno dirigenti dei ministeri coinvolti, un componente della segreteria tecnica Mef, e rappresentanti di Bankitalia, Istat, Corte dei conti. Farà capo alla ragioneria e opererà in relazione alle linee guida stabilite dal presidente del Consiglio. Riferirà inoltre al ministero dell’Economia.
Al turismo sono stati destinati 2,4 miliardi, che salgono a 6,9 con la leva finanziaria. Tra gli interventi principali nel settore ci saranno il Digital Tourism Hub, a cui andranno 114 milioni; il Fondo competitività imprese turistiche a cui andranno 1,8 miliardi; e Roma Caput Mundi – Next Generation Eu a cui andranno 500 milioni.
La centrale di committenza che si occuperà di espletare le procedure di gara relative all’infrastruttura del Cloud Nazionale sarà Difesa Servizi Spa, la società per azioni con socio unico il ministero della Difesa. Per la realizzazione delle attività è stata chiesta l’autorizzazione di una spesa di cinque milioni di euro per il 2021 e di 10 milioni di euro per il 2022.
Per quanto riguarda la delega sulla Disabilità, la ministra Erika Stefani ha dichiarato: «con l’approvazione, oggi in Consiglio dei ministri, della nuova legge delega, poniamo le basi per una svolta in campo normativo a favore delle persone con disabilità. La riforma che intendiamo promuovere pone al centro la persona con le sue esigenze, le sue relazioni e i suoi desideri».
A seguire è iniziata la riunione della cabina di regia in vista del varo della manovra. Partecipano alla riunione il ministro dell’Economia Daniele Franco e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, i capi delegazione della maggioranza Giancarlo Giorgetti, Andrea Orlando, Roberto Speranza, Stefano Patuanelli, Mariastella Gelmini e Renato Brunetta, Elena Bonetti e i responsabili economici di ciascun partito.
Secondo quanto emerso, le modifiche principali previste sono l’inasprimento dei controlli preventivi per ottenere il Reddito di cittadinanza e un taglio dell’assegno per coloro che rifiutino due proposte di lavoro.
Il “decalage” dell’assegno dovrebbe essere progressivo, dal secondo rifiuto in poi, ma non sarebbero state indicate le percentuali del taglio.
Per quanto riguarda le pensioni, la proposta sarebbe Quota 102 solo per un anno più un fondo per traghettare i lavoratori penalizzati dai nuovi requisiti.
Si va verso una proroga per il Superbonus al 110% anche sulle abitazioni monofamiliari per tutto il 2022, ma con un tetto di Isee per i proprietari fino a 25 mila euro e limitato quindi, viene spiegato, alle sole prime case.
Invece, il bonus facciate dovrebbe essere rinnovato per tutto il 2022, ma con una percentuale al 60%. Oggi il bonus facciate ha una percentuale al 90%: nelle ipotesi del Documento programmatico di bilancio, la misura era destinata a non essere rinnovata, mentre ora viene confermata con una percentuale ridotta.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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