
Stretta sul reddito di cittadinanza, superbonus anche sulle villette, stop al cashback e Quota 102 solo nel 2022
Più controlli per accedere al reddito di cittadinanza, stop al cashback e per quanto riguarda il capitolo pensioni, quota 102 ma solo per il 2022. Il Consiglio dei ministri ha finalmente dato il via libera alla Manovra che prevede misure per 30 miliardi. 185 gli articoli contenuti nel testo. «Abbiamo fatto un lavoro notevole, siamo molto soddisfatti – ha detto il premier Draghi in conferenza stampa. – E’ una legge di bilancio espansiva in piena coerenza con gli altri documenti che guidano l’azione economica di questo Governo. Agiamo sia sulla domanda che sull’offerta: tagliamo le tasse, miglioriamo investimenti e spesa sociale, in particolare per giovani e donne».
Parola chiave è crescita. «Al problema del debito pubblico, a quello delle prestazioni sociali inadeguate e alle altre giuste modifiche del nostro sistema sociale che non abbiamo potuto fare negli anni passati si esce attraverso la crescita: il Paese crescerà bene oltre il 6% e questa è una bussola e la strategia di questo Governo», ha continuato Draghi.
Anche il ministro dell’Economia Daniele Franco ha definito la manovra “espansiva”, per recuperare “il prodotto perso l’anno scorso”.
Uno dei temi cruciali e più scottanti, che ha scatenato polemiche nel mondo politico e sindacale, è stato quello delle pensioni. La decisione presa, già trapelata ieri in cabina di regia, è di optare per Quota 102 (38 anni di contributi e 64 anni di età) solo per un anno. Un fondo da 600 milioni in tre anni è istituito per “favorire l’uscita anticipata dal lavoro, su base convenzionale, dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi, che abbiano raggiunto un’età anagrafica di almeno 62 anni“, come si legge nel testo. Il fondo ha una dotazione di 200 milioni di euro per l’anno 2022, 200 milioni di euro per l’anno 2023 e 200 milioni di euro per l’anno 2024.Su Quota 102 i sindacati si dicono fortemente contrati e sono pronti a scendere in piazza (ne abbiamo parlato qui). «Sulle pensioni l’obiettivo è il ritorno in pieno al sistema contributivo, con una transizione a Quota 102 – ha continuato il premier. – Il Governo è disponibile al confronto con le parti sociali e con il Parlamento perché l’obiettivo è il pieno ritorno al contributivo».
La legge di bilancio prevede anche una stretta sul fronte reddito di cittadinanza: ci saranno più controlli per limitare la concessione ed è prevista una progressiva riduzione dell’assegno a partire dal secondo rifiuto di una proposta di lavoro. I beneficiari “occupabili” dovranno sottoscrivere il Patto per il lavoro contestualmente all’invio della domanda di Rdc e potranno rifiutare massimo due offerte di lavoro, pena la decadenza dal beneficio. Dopo i primi sei mesi il Reddito di cittadinanza subirà un taglio di cinque euro al mese. Sono esclusi dal taglio i nuclei con bimbi sotto i tre anni o con disabili gravi o non autosufficienti. La riduzione non si applica a chi riceve meno di 300 euro (moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza).
Proroga del superbonus al 110% per il 2023 per condomini e case popolari, poi scatta il decalage al 70% per il 2024 e al 60% per il 2025. Arriva anche l’estensione per il 2022 per unifamiliari e villette ma con un tetto Isee fissato a 25 mila euro e limitato dunque alle prime case. Invece il bonus facciate viene rinnovato per tutto il 2022, ma con una percentuale al 60%. Oggi il bonus facciate ha una percentuale al 90%: nelle ipotesi del Documento programmatico di bilancio, la misura era destinata a non essere rinnovata, mentre ora viene confermata con una percentuale ridotta.
Nessuna misura sul cashback che viene cancellato: le risorse a copertura del cashback, 1,5 mld, saranno destinate alla riforma degli ammortizzatori sociali per cui vengono stanziati tre miliardi in tutto.
12 miliardi saranno messi in campo per il taglio delle tasse di cui 8 per un intervento rivolto alla riduzione delle imposte sulle società, sulle persone e per il cuneo fiscale. Il tutto dovrà essere inquadrato all’interno della riforma dell’Irpef che impatterà sul fisco familiare. L’obiettivo è di non penalizzare il ceto medio e di ridurre le tasse per le famiglie. Previsto anche il rinvio al 2023 della plastic tax e della sugar tax e il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile. L’intervento per il taglio delle tasse sarà accompagnato da un fondo da un miliardo per far fronte ai rincari di luce e gas (previsto un altro miliardo per il 2022).
Sul fronte delle misure di politica sociale, il congedo di paternità di 10 giorni viene reso strutturale. Per la sanità arrivano altri due miliardi in ciascun anno fino al 2024. Nuove risorse sono destinate al fondo per i farmaci innovativi e alla spesa per i vaccini e farmaci per arginare la pandemia.
Nuove risorse anche per gli enti locali per finanziare asili nido e manutenzione delle strade, e viene incrementato il Fondo per il Trasporto Pubblico Locale. Aumenta anche la dotazione del Fondo di Finanziamento per l’Università e per la Scienza e viene creato un nuovo fondo per la ricerca applicata. Le borse di studio per gli specializzandi in medicina vengono portate in via permanente a 12.000 l’anno.
In arrivo con la manovra nuove risorse per la parità di genere e quella salariale: il Fondo per il sostegno alla parità salariale di genere passa da due milioni di euro all’anno a ben 52 milioni. E verrà realizzato un Piano strategico per combattere gli stereotipi di genere e colmare i divari nel lavoro, nelle retribuzioni e nelle pensioni. Inoltre, in via sperimentale, per il 2022 viene riconosciuto l’esonero al 50% del versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato a decorrere dal rientro al lavoro dopo la maternità.
Proroga fino al 2023 della cig per i lavoratori Alitalia. Sono previsti 63,5 milioni nel 2022 e di 193,6 milioni nel 2023. E’ prevista anche l’estensione al 2022 del rimborso dei biglietti con il fondo da 100 milioni già in funzione per il 2021.
Viene incrementato di 1,85 miliardi il fondo, previsto nella scorsa legge di bilancio, per l’acquisto di vaccini anti Covid per il 2022.
Verrà applicato uno sconto sull’affitto per i giovani tra i 20 e i 31 anni che escono di casa e hanno un loro reddito: una detrazione del 20% fino a 2.400 euro per chi ha reddito entro i 15.493,71 euro. Lo sconto vale sia se si affitta un intero appartamento sia se si prende in locazione una stanza. Dal 2022 i 18enni avranno una Carta elettronica per le spese culturali che varrà per teatri, cinema, concerti, libri, quotidiani, musica e film, mostre, aree archeologiche e parchi, ma anche corsi di musica, teatro e lingua.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/FABIO FRUSTACI
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