
L’Italia è leader nel Mediterraneo sotto molti punti di vista, dalla cantieristica (con Fincantieri a costruire quattro navi su 10), al traffico e alla reattività
Il settore crocieristico si sta riprendendo e dopo il crollo del 2020, dovuto alla pandemia, il vero anno della ripartenza sarà il prossimo. La conferma arriva dall’Italian Cruise Watch, il rapporto di ricerca realizzato da Risposte Turismo, secondo cui nel 2022 si assisterà ad un vero e proprio boom di passeggeri, segnando un balzo del 118% rispetto al 2021 che permetterà di sfiorare i livelli pre-pandemia.
Nel 2020 era prevista una crescita di ulteriori 13 milioni di passeggeri rispetto ai numeri già da record del 2019, ma con la pandemia le compagnie ne hanno avuti circa 6 milioni.
Il mancato contributo della crocieristica all’economia turistica italiana nel biennio 2020-21 è stato di 1,7 miliardi, quanto alle spese dei passeggeri e non al resto dell’economia prodotta e movimentata dall’intera industria. La ricaduta ha toccato soprattutto shopping, escursioni e attività ricreative, culturali e sportive. La ripartenza 2021 ha già riattivato 3,6 milioni di ore lavoro rispetto al crollo del 2020
E nonostante le difficoltà l’Italia è leader nel Mediterraneo sotto molti punti di vista, dalla cantieristica (con Fincantieri che costruisce quattro navi su 10), al traffico e alla reattività. Civitavecchia, Genova e Palermo si classificano ai primi tre posti dei porti italiani.
La Liguria si confermerà leader fra le regioni italiane per le crociere anche nel 2022, tornando a superare i due milioni di crocieristi movimentati nei propri scali: 2,1 milioni, il 166% in più rispetto ai 750 mila di quest’anno .Un dato che la porterà a riavvicinarsi ai valori pre-pandemia (nel 2019 i passeggeri movimentati erano stati 2.741.000).
Nel periodo 2022-2024 sono in programma in Italia oltre 821 milioni di euro di investimenti portuali sulla crocieristica, di cui 258 milioni di euro nell’area delle infrastrutture, 231 milioni di euro per interventi di dragaggio, 210 milioni di euro per nuove strutture e terminal crociere e 107 milioni di euro gli investimenti specifici riconducibili alle tematiche ambientali. A livello geografico, La Spezia, Brindisi, Trapani, Porto Empedocle e Venezia sono i porti che registreranno i maggiori investimenti nel prossimo triennio.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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