L’utile netto ha raggiunto i 3,3 miliardi di dollari rispetto agli 86 milioni di un anno fa e ai 2,8 miliardi del trimestre precedente
Gli utili trimestrali battono le attese per BP, il colosso britannico attivo nel settore energetico. Nel periodo luglio-settembre ha registrato un utile netto di 3,3 miliardi di dollari per il terzo trimestre, sopra le stime degli analisti di 3,1 miliardi di dollari e ben oltre gli 86 milioni di un anno fa e gli 2,8 miliardi del trimestre precedente
A trainare il bilancio è stato sicuramente il rincaro delle materie prime ed in particolare l’aumento dei prezzi delle commodities. «Questo è stato un altro buon trimestre per BP: le nostre attività stanno generando forti utili e flussi di cassa sottostanti, mantenendo l’attenzione su operazioni sicure e affidabili – ha commentato il CEO Bernard Looney. – L’aumento dei prezzi delle materie prime ha sicuramente aiutato, ma sono molto contento che trimestre dopo trimestre stiamo facendo ciò che abbiamo detto che avremmo fatto: fornire liquidità significativa per rafforzare le nostre finanze, aumentare le distribuzioni agli azionisti e investire nella nostra trasformazione strategica».
Tuttavia la società ha riportato una perdita di 2,5 miliardi di dollari per il terzo trimestre a causa di “significativi effetti negativi sulla contabilità del valore equo” che ha visto l’azienda subire un colpo da 6,1 miliardi di dollari.
BP riacquisterà ulteriori 1,25 miliardi di dollari delle sue azioni entro l’inizio del 2022, dopo averne acquistate per 900 milioni di dollari nel terzo trimestre. Il board rimane infatti impegnato a utilizzare il 60% del flusso di cassa in eccesso del 2021 per il riacquisto di azioni proprie e prevede di destinare il restante 40% al rafforzamento del bilancio.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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