
Il saldo sui 10 mesi resta comunque positivo, grazie al buon andamento registrato nella prima metà dell’anno. Pesa la carenza di chip
Il mercato delle auto in Italia sprofonda ad ottobre per il quarto mese di fila. Le immatricolazioni sono state 101.015, il 35,7% in meno rispetto alle 157.188 dello stesso mese del 2020. I trasferimenti di proprietà sono stati invece 297.892 a fronte di 357.958 passaggi registrati ad ottobre 2020, in calo del 17%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 398.907, ha interessato per il 25,32% vetture nuove e per il 74,68% vetture usate.
Il saldo sui 10 mesi resta comunque positivo, grazie al buon andamento registrato nella prima metà dell’anno. Tra gennaio e ottobre sono state vendute 1.266.629 auto, il 12,7% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, quando furono 1.123.523.
Anche per Stellantis il mese di ottobre è stato negativo. In Italia le immatricolazioni del gruppo sono state pari a 35.664 unità in calo del 41,7% rispetto alle 61.220 di ottobre 2020. Nel periodo gennaio-ottobre le immatricolazioni hanno toccato quota 481.653 rispetto alle 432.587 del 2020, facendo segnare un aumento dell’11,3%. La quota di mercato del gruppo Stellantis in Italia a ottobre è pari al 35,4% in aumento rispetto al 31,7% di settembre 2021, mentre nel cumulato da inizio anno la quota di mercato è stata del 39,28%.
Fiat Panda è sempre in testa alla classifica tra i modelli preferiti con 11.005 immatricolazioni, seguita da Lancia Ypsilon (3.012) e Fiat 500 (2.250).
Secondo Unrae il problema di questo calo generalizzato è dovuto alla carenza di chip ed il perdurare del problema non fa intravedere possibili miglioramenti a breve, tanto da rendere realistica una chiusura del 2021 con un volume complessivo non superiore a 1.500.000 unità, pari a 417.000 auto in meno del 2019, un calo del 21,7%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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