
Nel mirino Facebook, Snap, YouTube e Twitter
Le nuove politiche sulla privacy adottate da Apple pesano come un macigno sui giganti del tech. Lotame, una società di tecnologia pubblicitaria, ha stimato che Facebook, Snap, YouTube e Twitter hanno perso il 12% delle entrate: tradotto in soldoni quasi 10 miliardi di dollari. Il motivo? Con la sua politica di trasparenza del tracciamento, Apple in pratica ha costretto le app a chiedere il permesso prima di tracciare il comportamento degli utenti per servire loro annunci personalizzati. La maggior parte degli utenti ha optato per il no, lasciando gli inserzionisti all’oscuro su come indirizzare i loro messaggi. E a loro volta gli inserzionisti hanno risposto tagliando la loro spesa alle piattaforme e dirottando i loro budget altrove.
Mike Woosley, chief operating officer di Lotame, ha fatto come esempio un marchio di biancheria intima maschile che avrebbe guadagnato un cliente per un annuncio da cinque dollari rivolto a 1.000 uomini. «Bene, ora per ottenere 1.000 uomini devi mostrarlo a 2.000 persone, perché improvvisamente non sai chi è un uomo e chi è una donna – ha detto Woosley. – E hai ancora solo cinque dollari per quei 2.000 contatti. Quindi i tuoi costi di acquisizione sono raddoppiati e il rendimento perso è del 50%».
Snap ha avuto la peggio come percentuale del suo business a causa del suo focus sugli smartphone, mentre Facebook ha perso di più in termini assoluti a causa delle sue dimensioni.
Le stime di Lotame sono più ottimistiche rispetto ad altre. Eric Seufert, un consulente di adtech, ha stimato che Facebook da solo potrebbe aver subito un deficit di 8,3 miliardi di dollari e ritiene che i ricavi persi si estenderanno nei prossimi mesi.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/FRANCK ROBICHON
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