
La formula governativa non tornerà nel 2022, ma alcune banche avrebbero già lanciato iniziative simili per incentivare i clienti all’uso della moneta elettronica
Potremmo non dover dire addio al cashback, almeno non del tutto. Se da una parte è vero che la misura di Stato non tornerà nel 2022 visto che il Consiglio dei Ministri ha scelto di destinare le risorse su altre voci di spesa, è anche vero che alcune banche stanno lanciando iniziative simili per incentivare i clienti all’uso della moneta elettronica.
«Fino a che l’iniziativa statale è rimasta in vigore – ha spiegato Ivano Cresto, Managing Director financial products di Facile.it – alcuni istituti di credito hanno integrato all’interno del proprio home banking l’app ufficiale del cashback di Stato, aiutando così i propri clienti a partecipare all’iniziativa; ora che il cashback statale non è più in vigore, alcune banche hanno scelto di proporre un proprio meccanismo di cashback, con l’obiettivo di continuare a incentivare l’uso dei pagamenti elettronici da parte della clientela».
Il meccanismo promosso dagli istituti di credito prevede, normalmente, un rimborso di importo variabile a fronte di un pagamento effettuato con una carta elettronica. La percentuale varia da banca a banca; in alcuni casi viene riconosciuto un cashback iniziale generalmente del 10%, che poi tende a calare nel tempo fino all’1%, mentre in altri casi viene rimborsato un importo fisso per ogni transazione fatta.
Tutto questo sull’onda del grande successo che la formula governativa ha avuto. Sì perché, a quanto emerge da una ricerca condotta proprio da Facile.it, l’iniziativa è piaciuta molto ai consumatori ed ha contribuito concretamente a far avvicinare gli italiani alla moneta elettronica tanto che, esaminando un campione di 50.000 richieste, il comparatore ha rilevato, nel primo semestre del 2021, un aumento del 39% nel numero di ricerche di carte prepagate, con una crescita importante soprattutto nella fascia di consumatori fino ai 34 anni.
I dati di Facile.it sono rafforzati da quelli che evidenziano come, nel primo semestre 2021, il numero dei pagamenti digitali sia cresciuto del 41% arrivando a 3,2 miliardi, per un totale di oltre 145 miliardi di euro, con uno scontrino medio sceso, anche grazie al cashback, di oltre l’11% arrivando a 45,7 euro.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/SASCHA STEINBACH
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