
Il settore vale 330 miliardi e si muove verso sostenibilità ed eCommerce
L’alta gioielleria è uno dei settori trainanti del mercato del lusso: basti pensare che ogni anno muove un giro d’affari di 330 miliardi.
Il Covid non ha fatto sconti nemmeno a questo settore. Secondo i dati elaborati dalla società di consulenza internazionale McKinsey, in collaborazione con la piattaforma dedicata al mondo della moda Business of Fashion, la flessione dei ricavi nel 2020 è stata del 10-15% sul valore totale.
La ripartenza è legata a nuove strategie di distribuzione e comunicazione. Secondo il report, il settore è particolarmente resiliente e potrebbe crescere del 3-4% da qui al 2025, ma dovrà tener conto di alcune realtà importanti che hanno stravolto l’approccio del consumatore: a partire dai temi di sostenibilità e trasparenza.
Seguendo il trend attuale, secondo l’analisi di McKinsey, nel 2025 una percentuale compresa tra il 20 e il 30% delle vendite sarà influenzata dalla ricerca di prodotti sostenibili e tracciabili. Come al di fuori del settore dell’alta gioielleria, le fasce di popolazione più attente alla tematica sono le più giovani, in particolare la generazione Z: i nati tra la fine degli anni ’90 e la fine degli anni 2000.
Un’altra grande sfida fondamentale sarà l’apertura all’eCommerce, complessa nel settore dell’alta gioielleria dove l’esperienza di acquisto rimane centrale molto più che in altri ambiti. Nei prossimi quattro anni si stima che il mercato online andrà a coprire tra il 18 e il 21% degli introiti complessivi (+13% sul 2019), ma occorrerà tenere ben presente l’importanza del negozio fisico accompagnato a uno store digitale ben strutturato. Servirà probabilmente una struttura “phygital” che grazie a una comunicazione efficace permetterà ai brand di avvicinare target geografici e demografici di consumatori lontani.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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