Il credito d’imposta copre il 30% delle spese di sviluppo, produzione e promozione
Sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le linee guida per ottenere il bonus musica 2021, vale a dire il credito d’imposta che copre il 30% delle spese sostenute per lo sviluppo, la produzione e la promozione dalle imprese del settore dello spettacolo.
Valgono tutte le spese sostenute dal primo gennaio di quest’anno in avanti. L’importo totale delle spese eleggibili è limitato a 250 mila euro per ciascuna opera, che potrà beneficiare dunque di un credito d’imposta massimo di 75 mila euro. Ogni impresa potrà ottenere massimo 800 mila euro nei tre anni.
Sono ammissibili le attività che rispettano i seguenti requisiti: registrazioni fonografiche o videografiche musicali su supporto fisico o digitale; con almeno 8 brani non già pubblicati diversi tra loro, ovvero da uno o più brani non già pubblicati di durata complessiva non inferiore a 35 minuti; sono ammesse cover in una misura non superiore al 20% del numero complessivo dei brani o del minutaggio complessivo dell’opera.
Le imprese per poter richiedere la tax credit devono: risultare esistenti da almeno un anno prima della richiesta di accesso alla misura; avere nell’oggetto sociale la produzione, in forma continuativa e strutturale, di fonogrammi, di cui all’art. 78 della legge n. 633 del 1941; avere tra i propri codici Ateco il codice 5920, nonché la produzione di videogrammi musicali, la produzione e l’organizzazione di spettacoli musicali dal vivo.
Possono essere inclusi nel calcolo delle spese: compensi che riguardano lo sviluppo dell’opera; spese per la formazione e l’apprendistato; utilizzo e nolo di studi di registrazione, noleggio e trasporto di materiali e strumenti; post-produzione, ovvero montaggio, missaggio, masterizzazione, digitalizzazione e codifica dell’opera, nonché spese di progettazione e realizzazione grafica; spese di promozione e pubblicità dell’opera.
Nella domanda dovrà essere specificata la singola opera completa di data di distribuzione e commercializzazione o di prima pubblicazione; costo complessivo della realizzazione e ammontare totale delle spese eleggibili; attestazione di effettività delle spese sostenute; credito d’imposta spettante. Inoltre ogni domanda dovrà essere sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante della società.
Bisognerà allegare documentazione comprovante la distribuzione e la commercializzazione dell’opera su supporto fisico in numero non inferiore a mille copie ovvero, in caso di supporti digitali, in numero non inferiore a mille copie (per opere in download ) e in numero non inferiore a 1.300.000 accessi streaming on demand.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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