
Delle perdite, 4,8 miliardi sono a carico dello Stato
Il Monte dei Paschi di Siena ha bruciato in 14 anni 22 miliardi, di cui 4,8 a carico dello Stato. Lo specifica un approfondimento sul dossier pubblicato dal Corriere della Sera: «la perdita potenziale è dunque di 4,8 miliardi. Sommati ai 15 miliardi dei privati bruciati negli aumenti di capitale e ai 2,7 miliardi di bond polverizzati si può stimare un costo totale di Mps di circa 22 miliardi».
Secondo quanto riportato dall’articolo, oggi le azioni in mano allo Stato valgono circa 650 milioni. Ma per quanto riguarda il futuro, dopo il naufragio dell’opzione Unicredit bisognerà capire come andranno i negoziati tra il Tesoro e l’Unione europea.
Si è espresso in merito al futuro della banca anche il ceo di Intesa Sanpaolo Carlo Messina, che ha dichiarato di non temere che il crollo Mps possa rappresentare un rischio per l’Italia: «c’è una stima eccessiva legata a un possibile impatto negativo. Anche in altri Paesi ci sono banche possedute dal governo, senza contare che il margine di interesse e le commissioni con la crescita del pil prevista in Italia possono incrementarsi a loro volta. Non sono preoccupato assolutamente, non è un rischio per l’Italia», ha specificato.
Mps ha concluso il terzo trimestre dell’anno con un utile pari a 186 milioni di euro, in crescita rispetto agli 83 milioni del secondo trimestre (leggi qui).
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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