L’ebitda è stato pari a 16 milioni, in aumento rispetto all’anno scorso in cui era negativo per 5,8 milioni. Rivista al rialzo la guidance per il 2021
Fiera Milano è finalmente ripartita e può buttarsi alle spalle il periodo di chiusure forzate dovute alla pandemia. Anche se i risultati complessivi dei primi 9 mesi del 2021 sono stati condizionati dalla prolungata sospensione delle attività fieristiche e congressuali, nel terzo trimestre la società ha registrato risultati superiori alle aspettative grazie alla ripresa delle manifestazioni in presenza.
Nel periodo luglio-settembre infatti nei quartieri fieristici e congressuali di Fieramilano e Mico-fieramilanocity si sono svolte 11 manifestazioni e 7 eventi relativi a convegni con annessa area espositiva per un totale di 147.685 metri quadrati netti espositivi contro i 63.290 nello stesso periodo dell’anno scorso. All’estero si sono tenute quattro manifestazioni per un totale di 104.790 metri quadrati netti espositivi contro i 159.985 dell’anno scorso.
La società ha riportato ricavi delle vendite e prestazioni per 35,3 milioni di euro, in aumento rispetto agli 11,3 milioni dell’anno scorso. L’ebitda è stato pari a 16 milioni, in aumento rispetto all’anno scorso in cui era negativo per 5,8 milioni. Ottimo anche il risultato prima delle imposte, positivo per 1,2 milioni rispetto all’anno scorso in cui era negativo per 20,2 milioni.
Rivista al rialzo la guidance per l’intero 2021. I ricavi attesi si aggirano sui 130 milioni e, alla luce del contributo “teorico” di 35 milioni che prevede di ricevere dal Ministero del turismo, la società prevede un ebitda compreso fra 52 e 57 milioni rispetto a una precedente indicazione di 23-28 milioni.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/MATTEO BAZZI
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