
I ricavi sono pari a 6.424,3 milioni di euro, in rialzo del 31% rispetto allo stesso periodo dello corso anno. In aumento gli investimenti operativi, destinati soprattutto a impianti, reti e infrastrutture
L’utile a 9 mesi aumenta del 39% per Hera, la multiservizi italiana che ha registrato un risultato netto pari a 308,4 milioni di euro. I ricavi sono pari a 6.424,3 milioni di euro, in rialzo del 31% rispetto allo stesso periodo dello corso anno. In particolare, nei settori energy hanno inciso i maggiori ricavi per le attività di intermediazione, i maggiori volumi venduti di gas e l’aumento dei prezzi delle commodities energetiche, oltre al business dei servizi energia per le attività legate al bonus facciate e alle opere di efficienza energetica. In aumento anche i ricavi dei servizi a rete (sia regolati sia per conto terzi) e del settore ambiente, per la produzione di energia, i maggiori rifiuti trattati e l’aumento delle materie plastiche vendute.
Il margine operativo lordo è aumentato di 77,1 milioni (+9,6%), passando dagli 806,2 milioni del 2020 ai 883,3 milioni del 30 settembre 2021, mentre l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2021 si attesta a 3.303,8 milioni di euro, in linea con i 3.227 milioni al 31 dicembre 2020.
Gli investimenti operativi sono pari a 377,2 milioni, in crescita di oltre il 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, destinati soprattutto a impianti, reti e infrastrutture, oltre che ad adeguamenti normativi in ambito depurativo e fognario e all’installazione massiva dei contatori gas di nuova generazione.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA / UFFICIO STAMPA HERA
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